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Secondo quanto previsto dallo Statuto, la Fondazione Venezia per la ricerca sulla pace è impegnata nelle attività di ricerca, secondo i programmi annuali indicati dal Consiglio scientifico, e nell’attività di diffusione dei risultati delle ricerche.

Convegni-Seminari

Si svolgera’ il giorno 9 dicembre 2021, da remoto, il Seminario su “La protezione del patrimonio culturale nelle emergenze umanitarie” del Gruppo di ricerca “la difesa del patrimonio e delle identita’/diversita’ culturali nei conflitti armati”.

Link: programma Seminario 9 dicembre 2021

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Convegni-Seminari meno recenti

Il 27 Maggio 2019, presso il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, Universita’ Ca’ Foscari, Palazzo Malcanton Marcora’, si e’ svolto il Convegno La protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato a vent’anni dal secondo Protocollo alla Convenzione dell’Aja del 1954.

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Il 24 e 25 marzo 2019, presso, Iuav, Palazzo Badoer, Aula Tafuri, San Polo 2468, Venezia, si e’ svolto il Convegno internazionale L’Europa a cent’anni dalla prima Guerra mondiale: quali prospettive?

L’incontro ha dato un contributo alla riflessione sulle prospettive che l’Europa ha davanti discutendole alla luce del lungo periodo. I lunghi periodi non servono a svelare delle ‘determinanti’ certe e inderogabili ma, al contrario, a migliorare la nostra consapevolezza della intrinseca mutevolezza dei progetto politici e costituzionali. Tipicamente questi vengono proiettati su un futuro senza scadenza, ‘eterno’. Come dimostra invece proprio l’Europa degli ultimi cento anni, molti di questi futuri
‘eterni’ sono già passato. Più volte i grandi progetti hanno dovuto confrontarsi con cambiamenti inattesi che, dando forma ad altro,
hanno imposto revisioni e ridefinizioni: cambiamenti spesse volte, seppur non sempre, violenti, comunque profondi. Guardare al lungo periodo può dunque insegnarci come crisi e turbolenze contengano rischi ma anche opportunità, e che su entrambi conviene riflettere anche oggi con la massima attenzione.
Il focus della prima sessione riguarda i progetti nazionali, a più riprese delusi e rilanciati con visioni e obiettivi di volta in volta diversi. Tra i tanti esempi possibili, scegliamo, perché osservatòri straordinari, alcuni progetti nazionali eredi dei grandi imperi che fino alla Prima guerra mondiale si erano ostinati a voler resistere, con motivi allora giudicati ‘anacronistici’, a un’idea di nazione etnica omologante. Con un occhio più attento alla dimensione del diritto costituzionale, ma anche al suo fondamento politico
e sociale, si esaminerà poi nella seconda sessione il progetto di integrazione europea sfociato oggi nell’Unione europea, domandandosi perché l’esperimento abbia ancora così poco seguito tra le popolazioni europee.
Il concetto di Europa, così come i progetti nazionali europei, sono stati pensati in un’ottica che trascende sia la singola nazione sia l’Europa tutta. Ma come allora, storicamente, si è immaginato questo spazio europeo nelle coordinate geopolitiche del mondo? Questa domanda è il punto di partenza della terza sessione e, soprattutto, del focus aperto nella quarta sessione
sul rapporto tra il processo di integrazione avviato a Ventotene e il diritto internazionale. Si tratterà cioè di tratteggiare come l’Europa – alias, l’UE e gli Stati europei, in seno e/o accanto ad organizzazioni quali Nazioni Unite, Nato, Consiglio d’Europa – si muova a fronte di problemi come guerra e pace, migrazioni, povertà, e quali contraddizioni e incoerenze si creino tra il perseguimento dei diritti umani e di cittadinanza, ed il rispetto per la sovranità altrui imposta dal diritto internazionale.
A chiarimento di queste problematiche si incroceranno approcci disciplinari diversi, in particolare storici, giuridici, politologici e geografici, da un lato mantenendo una certa separazione tematica nell’articolazione delle sessioni, dall’altro aprendo – attraverso i discussant – un dibattito fra relatori e partecipanti trasversale rispetto ai canonici confini disciplinari.

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Passati

Il primissimo Convegno della Fondazione, svoltosi nei giorni 1 e 2 ottobre 1999, in collaborazione con il Mershon Center dell’Ohio State University, Columbus (Ohio) USA, patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri italiano, è stato dedicato al Ruolo delle organizzazioni intergovernative nelle emergenze umanitarie. Si è articolato in tre sessioni dedicate rispettivamente a temi di: “La protezione della spazio umanitario”, “Tra neutralità e testimonianza” e “Per un impegno solidale: dilemmi per il futuro”. Al convegno hanno partecipato, in qualità di relatori, studiosi e politici italiani e stranieri interessati alla tematica, nonché i rappresentanti di alcune organizzazioni non governative fra cui Médecins sans frontières, Croce rossa internazionale, Consorzio Italiano di Solidarietà, CareCanada, Caritas. E’ stata assicurata la partecipazione al convegno anche di un componente della Procura presso il Tribunale internazionale per i crimini nella ex-Jugoslavia. Vedi il programma.

Un secondo convegno internazionale è stato organizzato il 14-15 ottobre 2000 in tema di Stato di diritto e democrazia quali pre-condizioni della pace. Questo secondo momento ha segnato una ulteriore e significativa tappa del percorso di riflessione che la Fondazione ha intrapreso sulle questioni relative alla sicurezza, allo sviluppo, alla pace, nell’ambito, appunto, nelle proprie finalità statutarie.Nel convegno di ottobre 2000, una peculiare attenzione è stata rivolta al tema dell’“Identità nello Stato di diritto” con riferimento al mondo dell’istruzione, della partecipazione, della cultura politica, del trattamento delle minoranze. Inoltre, si è ritenuto opportuno dedicare una sessione di lavoro all’approfondimento delle “Garanzie istituzionali”, analizzando il ruolo delle Corti Costituzionali, delle nuove strutture costituzionali nel quadro della ricostruzione democratica in atto nell’ex Iugoslavia non tralasciando, peraltro, il ruolo dei media, degli organismi per l’antitrust e delle autorità indipendenti. Vedi il programma.

Dal 3 al 5 dicembre 2001 si è svolto presso l’aula Magna dell’Ateneo veneto in Venezia il convegno Religioni e Pace. Vedi il programma.

Il 6-7 dicembre 2004, il Convegno internazionale Controllo degli armamenti e lotta al terrorismo tra Nazioni Unite, Nato e Unione europea di dicembre 2004, ha affrontato, in vario modo, le questioni normative ancorate ai problemi della sicurezza internazionale prima e dopo l’11 settembre 2001.

Il Convegno sul tema Le minoranze etnico-linguistiche in Europa tra Stato nazionale e cittadinanza democratica, svoltosi a Venezia il 23 e 24 novembre 2007 ha offerto l’occasione per una riflessione sulle difficoltà che il processo di integrazione europeo e il suo ulteriore sviluppo incontrano in alcune aree geografiche e in un settore particolarmente critico quale la tutela delle minoranze. Vedi il programma.

Il Convegno internazionale Memoria e Rassicurazione. Per dare un Futuro alla Pace, svoltosi a Venezia il 10 dicembre 2010, presso la Fondazione Querini-Stampalia,ha avuto come oggetto la memoria nella sua dimensione collettiva. La memoria di conflitti passati, anche lontanissimi, può servire come strumento di potere per mantenere vive le tensioni e l’odio reciproco tra i popoli, ma può anche contribuire a riavvicinarli attraverso un percorso comune di rielaborazione.

Il 5 settembre 2011, presso la sede della Fondazione a S.Elena e in collaborazione con la International Summer School della Societé Européenne de Culture, si è svolto il Seminario internazionale Il futuro della pace: lo scenario mediterraneo. Il Seminario, incentrato sul ruolo che la Turchia può svolgere a favore della pace in un’area nella quale si sovrappongono e si intrecciano conflitti di diversa natura, ha messo a confronto le opinioni espresse dal Prof. Cengiz Çagla dell’Università di Istanbul nella sua relazione – Turkey as Peace Maker in the Mediterranean Area – con quelle degli altri partecipanti, provenienti da alcune tra le maggiori Università europee.

La Fondazione ha partecipato anche a iniziative di carattere nazionale e internazionale promosse da altri soggetti. In particolare, nei giorni 9-10 dicembre 2002, nel quadro della Terza conferenza delle città dei diritti umani, che riunisce gli esponenti di 35 città di una rete coordinata da Barcellona, Venezia e St. Denis, la prof. Laura Picchio Forlati ha coordinato, in qualità di Vicepresidente della Fondazione, il gruppo di lavoro dedicato alla lotta all’esclusione nel più ampio quadro della protezione a livello locale dei diritti umani economici, sociali e culturali. La conferenza era organizzata dal Comune di Venezia.

In qualità di Segretario Generale della Fondazione, il prof. Maurizio Cermel ha presentato una relazione dal titolo Rappresentanza politica e democrazia partecipativa, nell’ambito del Convegno internazionale organizzato dall’Associazione Culturale Italia-Spagna sul tema Società civile e cultura democratica, il 28 aprile 2006, presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Il prof. Cermel ha partecipato alle attività didattiche della International Summer School della Societé Européenne de Culture (SEC), svolgendo due lezioni: la prima nel 2009, La costituzionalizzazione dell’Unione europea ; la seconda nel 2010, La politique européenne de la culture et les minorités nationales et linguistiques.

La Fondazione, inoltre, ha collaborato alla realizzazione di un Seminario su Le identità culturali nei recenti strumenti UNESCO. Uno strumento nuovo per la costruzione della pace?, organizzato dal prof. Lauso Zagato dell’Università Ca’ Foscari, svoltosi a Venezia il 10 e 11 aprile 2007. Un volume, recante lo stesso titolo a cura di Lauso Zagato e edito da CEDAM per conto della Fondazione, raccoglie la rielaborazione degli interventi svolti durante il Seminario.

 
 
Fondazione Venezia per la Ricerca sulla Pace