L’Osservatorio STEP2 (Salvaguardia sin dal TEmpo di Pace del Patrimonio), è stato costituito a partire dal 2019 presso la Cattedra di Museologia e Storia del Restauro dell’Università di Bologna (prof.ssa Donatella Biagi Maino); scaturito dalle discussioni e dagli incontri successivi al convegno di Bologna-Ravenna del 2018, il gruppo di lavoro è aperto a nuove partecipazioni e collaborazioni, al fine di predisporre la redazione di un protocollo di prevenzione, salvaguardia e gestione dei beni culturali a rischio ad uso civile, a cui è stato dato indicativamente su proposta di Massimo Carcione il titolo di “Manuale di Bologna”, in omaggio allo storico Oxford Manual del 1880.
Nella redazione del Manuale saranno richiesti e acquisiti materiali presso istituzioni di ricerca e organizzazioni non governative internazionali e nazionali; deve essere infatti un work in progress, aggiornato costantemente online, costituito dalla sintesi ragionata delle conclusioni dei saggi di riviste e volumi specializzati già pubblicati o in corso di realizzazione. Il progetto si basa in primo luogo sull’esperienza acquisita nel corso del progetto europeo War Free World Heritage Listed Cities, inserito nel programma CIUDAD e condotto da WATCH e dall’Università di Bologna in Georgia e Libano nei siti Unesco di Mtskheta e Byblos, che ha realizzato la mitigazione del rischio per siti culturali che fanno parte della Lista dei Patrimoni dell’Umanità e sono situati in aree esposte al rischio di conflitto e di calamità naturali. Il gruppo di ricerca ha sviluppato una metodologia innovativa destinata a elaborare piani concernenti le misure di mitigazione del rischio e di successiva valorizzazione, avendo come riferimento quanto richiesto dalla normativa internazionale.
Altri progetti, convegni e pubblicazioni connesse al tema principale hanno riguardato la storia della salvaguardia e della conservazione delle opere d’arte nel corso del secondo conflitto mondiale (2007) oppure l’accoglienza e il dialogo interculturale con le Comunità migranti attraverso musei e siti UNESCO (2019).
Obiettivo generale di questo lavoro è di poter disporre di uno strumento flessibile, di facile e immediata consultazione ma completo e rigoroso nella sua necessaria sinteticità, atto a studiare ed affrontare ogni possibile conflitto o situazione di rischio prima che avvenga. Il pubblico destinatario del progetto è costituito dalla società civile ed in ispecie: gli amministratori pubblici e privati di siti, complessi strutture e istituzioni culturali, personale tecnico direttivo e operativo dei suddetti, comunità scientifica e didattica a ogni livello, ONG e organizzazioni di volontariato culturale, avendo inoltre come interlocutori le strutture militari e la protezione civile.
L’auspicio è di ottenere un riconoscimento formale da parte dello Stato come esperienza pilota funzionale all’attuazione dell’art. 30 del II protocollo dell’Aja ai sensi della Legge 45/2009, nonché il patrocinio formale del 1999 Hague Protocol Committee UNESCO e la partnership operativa con il Blue Shield International, in analogia con quanto avvenuto per il Miitary Manual realizzato in collaborazione con l’IIHL-Istituto Internazionake di Diritto Umanitario di Sanremo; in tal caso, il titolo definitivo di quello che è stato fin qui proposto simbolicamente come “Manuale di Bologna” potrebbe diventare Protection of Cultural Property – Civil Manual.
In tempi più recenti, dopo una prima fase di studio e discussione, il progetto di Manuale è stato oggetto di una proposta di Convenzione, approvata a fine 2023 dal Dipartimento DAR dell’Università di Bologna, che è stata poi sottoposta anche al CNR-ISAC di Bologna con cui è già in corso da molti anni una collaborazione scientifica su diversi ambiti, così come avviene con WATCH, Heritage for Peace, SIPBC, Centro Studi Maniscalco, Centro di Documentazione della Benedicta e ovviamente anche con la Fondazione Venezia per la Ricerca sulla Pace.