La Fondazione Venezia per la ricerca sulla pace ha sede nell’ex Convento adiacente alla Chiesa di Sant’Elena.
LA CHIESA
Eretta sull’omonima isola, un tempo ben distinta dal resto della città (prima di allora l’estremità orientale di Venezia era la punta di Sant’Antonio, nei pressi degli attuali Giardini), Sant’Elena si affaccia ora su un’estesa area bonificata nell’Ottocento.
La prima cappella dedicata a Sant’Elena imperatrice, fu edificata nel 1028 ed affidata agli Agostiniani i quali vi costruirono accanto anche un convento. Nel 1211 giunse a Venezia da Costantinopoli il corpo dell’Imperatrice, Madre di Costantino il grande grazie al monaco agostiniano Aicardo. In seguito gli Agostiniani inglobarono la cappella in una chiesa più grande.
Nel XV secolo il convento e la chiesa passarono ai monaci BenedettiniOlivetani. Un secolo dopo, nel 1515, la chiesa venne consacrata dal vescovo di Aleppo e divenne un importante centro religioso, con vaste proprietà e notevoli opere d’arte.
Sotto la dominazione napoleonica, nel 1810, la chiesa venne sconsacrata. L’urna di Sant’Elena fu trasportata nella basilica di S.Pietro ed il portale rinascimentale venne ricostruito sulla facciata della chiesa di Sant’Aponal.
La chiesa venne riaperta al culto nel 1928 ed affidata all’Ordine dei Servi di Maria. Negli anni successivi l’urna di Sant’Elena venne riposta nuovamente all’interno dell’edificio sacro, fu ricostruito il campanile su progetto dell’ingegner Forlati, il nuovo concerto di sei campane fu consacrato dal Card. Patriarca Roncalli, venne pure ricollocato il portale originario. Non fu invece ricollocata la pala originaria dell’Altar Maggiore che raffigurava l’Adorazione dei Magi con Sant’Elena, opera di Jacopo Palma il Vecchio, che fu trafugata in epoca napoleonica ed ora collocata presso la Pinacoteca di Brera.
IL COMPLESSO CONVENTUALE
In seguito alla sconsacrazione del 1807 il convento degli Olivetani fu in parte demolito, quindi, dopo che nella vicina chiesa è ritornato il culto, ad essa venne collegato. Dell’antico convento rimangono le ali contigue al chiostro del secondo ‘400, su tre lati ad archi a tutto sesto, con l’ala contigua la chiesa caratterizzata da una loggia ad architravi. Una vera da pozzo del XVIII secolo è posta al centro del chiostro. Il complesso ospita un centro internazionale per la pace, dedicato allo studio e ricerca. Da pochi anni sono terminati i lavori di recupero del complesso, ora con spazi dedicati ad esposizioni fotografiche, alla catechesi e la riapertura del patronato. Ogni anno il primo maggio la comunità di S.Elena organizza nei pressi della chiesa una festa con lo scopo di raccogliere fondi per missioni umanitarie organizzate dai Padri Serviti.