Prima della ordinaria seduta del Consiglio Regionale si è tenuta la cerimonia di consegna del nostro francobollo congiunto tra Stato italiano e Città del Vaticano a tutti i Consiglieri e gli Assessori della Regione Veneto.
Con un discorso ricco di pathos il presidente Antonio Silvio Caló ha toccato le corde di tutti i presenti ricordando non solo il ruolo, talvolta non messo in piena luce, che la Fondazione ha avuto negli ultimi 25 anni come “sentinella dei pericoli”, ma anche quelle che sono le nostre prospettive per il futuro della città: Venezia, città unica nella sua bellezza e nella sua capacità di far nascere stupore, dovrebbe diventare la Capitale della Pace, simboleggiando così un tema che non possiede colori politici, un valore che, per usare le parole del professore, è “o di tutti o di nessuno”.
Per il conseguimento di questi obiettivi, la Fondazione Venezia per la Ricerca sulla Pace svolge un ruolo chiave: sarà lei, e deve essere lei, a permettere il dialogo, inteso, come d’altronde facevano i Greci, come dia-logos, una continua relazione tra uomini che si confrontano faccia a faccia diventando protagonisti di una ricerca e discussione che cambierà loro stessi e le persone circostanti, perché la pace non è altro che “un seme per le case”.
A seguire il presidente Caló ha donato il folder firmato ad personam.
