Home / CONVEGNI E SEMINARI / Incontro OPRI: Analisi economiche e politiche dei dazi di Trump

 

L’Osservatorio di Politica e Relazioni Internazionali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ha ospitato un incontro dal titolo “Verso un nuovo (dis)ordine internazionale? Analisi economiche e politiche dei dazi di Trump”.
L’evento ha offerto un’occasione di riflessione sulla geopolitica contemporanea, con un focus sulle politiche commerciali degli Stati Uniti sotto la presidenza Trump.
La Fondazione ha avuto l’opportunità di partecipare, ottenendo così una visione chiara e competente sulla situazione globale in corso.
Il panel di esperti, composto da Duccio Basosi (professore di Storia delle relazioni internazionali), Elisa Barbieri (professoressa di Economia applicata), Luiza Bialasiewicz (specialista in Geografia politica), Giancarlo Corò (professore di Economia internazionale) e Vanni Pettinà (insegnante di Storia e istituzioni delle Americhe), ha esaminato in dettaglio i rapporti economico-commerciali tra Stati Uniti e Cina, che sono stati ridefiniti dalle politiche protezionistiche adottate dall’ex presidente americano. Si è discusso anche del crescente ruolo dei Paesi BRICS e della posizione di osservatrice che sta assumendo l’Unione Europea in questo contesto.

Un tema rilevante emerso durante il dibattito è stato l’impatto delle politiche trumpiane su altri ambiti, come la ricerca sui “beni pubblici globali”, con particolare attenzione alla sanità, settore che ha visto mutamenti significativi a causa delle tensioni tra le due superpotenze.
Un altro punto di riflessione è stato il motivo dietro l’introduzione dei dazi statunitensi, che, come sottolineato dai relatori, sono spesso visti come strumenti di ricatto in un contesto di comunicazione politica “(dis)ordinata”, come recita il titolo stesso dell’incontro. In questo scenario, i dazi sono diventati uno strumento per influenzare l’economia globale e rispondere a dinamiche politiche interne.

Per comprendere meglio il contesto che ha portato gli Stati Uniti alla situazione attuale, è stata presentata una cronistoria dell’economia americana, tracciando i principali eventi che hanno contribuito a definire la posizione geopolitica ed economica del Paese. Inoltre, è stato evidenziato come il potere americano sia oggi fortemente legato al dominio digitale, con le gigantesche piattaforme tecnologiche statunitensi che rafforzano ulteriormente la retorica trumpiana di un’appartenenza indiscutibile di queste grandi imprese allo Stato americano.

Il tema centrale dell’incontro, però, è stato cercare di rispondere a una domanda cruciale: cosa ha garantito il successo di Trump alle urne? Nonostante il suo status di miliardario, l’ex presidente sembra aver intercettato il malcontento popolare, alimentato da quelle stesse disuguaglianze sociali che spesso sono alla base della fortuna dei miliardari americani. Tuttavia, secondo i relatori, il vero nodo sta nel fatto che i problemi strutturali non sono mai stati affrontati in modo concreto; le politiche adottate sono diventate strumenti politici, dove le questioni non vengono risolte ma piuttosto sovrapposte, rendendo il processo decisionale più complesso e disordinato.

 
 
 
Fondazione Venezia per la Ricerca sulla Pace