
Il discorso del Presidente Mattarella alla Cerimonia di inaugurazione del viaggio della Fiamma Olimpica: un appello che Fondazione Ve.Ri.Pa. accoglie e farà suo a Belluno
Venerdì 5 dicembre in Piazza del Quirinale a Roma si è svolta la Cerimonia di inaugurazione del viaggio della Fiamma Olimpica in Italia, che terminerà a Milano il 6 febbraio 2026, quando a San Siro si apriranno ufficialmente i Giochi Olimpici invernali Milano-Cortina 2026.
Il Presidente Sergio Mattarella, insieme ad altre figure istituzionali come la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e l’ex Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e Presidente del Comitato Organizzativo dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Giovanni Malagò, ha accolto la Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Kirsty Coventry e ha acceso il Braciere della Fiamma Olimpica nella Capitale.
Nel suo discorso celebrativo, il Presidente Mattarella è andato oltre la retorica: nel ricordare la valenza storica ed universale dei Giochi Olimpici, il Presidente ha infatti ha affermato:
Le Olimpiadi sono storia antica e moderna.
Sono anche il tempo di oggi. E più che mai sentiamo la necessità e l’urgenza dell’amicizia e della pace tra i popoli. La pace è iscritta nel DNA olimpico sin dai tempi più remoti: nell’antica Grecia, quando si svolgevano le gare, come è ben noto, le armi si fermavano.
L’Italia ha chiesto che la tregua olimpica venga rinnovata.
Ci auguriamo che sia davvero possibile. Anzi, speriamo di più. Che i due mesi che ci separano dall’avvio dei Giochi possano recare distensione e dialogo, fermare aggressioni e barbarie, spegnere le volontà di potenza che seminano paura, morte, devastazione.
Un appello, una vera e propria invocazione a riaccendere il fuoco olimpico non solo letteralmente tramite i Bracieri Olimpici, ma anche in senso lato, ritornando ai valori fondamentali dello sport che i Giochi Olimpici necessariamente incarnano e che, tramite atleti, dilettanti e campioni di ogni dove, rinvigoriscono:
Il fuoco olimpico ricorda che le donne e gli uomini possono ambire a traguardi sempre più elevati, che sono liberi e capaci di progredire e che la consapevolezza del comune destino e del comune progresso richiede umana fraternità, sollecita solidarietà, esige che non vi sia sopraffazione, che venga bandita ogni pretesa di superiorità per origine etnica, per credo religioso, per condizione sociale.
Questo messaggio, che Fondazione Venezia per la Ricerca sulla Pace condivide profondamente, è lo stesso di cui ha parlato il Prof. Sbetti durante l’evento tenutosi a Longarone lo scorso 28 novembre, ed è lo stesso sui cui rifletterà la Dott.ssa Stelitano a Belluno il prossimo 10 dicembre, in occasione dell’evento finale del progetto Giovani Staffette per la Pace, organizzato in collaborazione con le Scuole in Rete per un Mondo di Solidarietà e Pace di Belluno e l’Ufficio scolastico di Belluno.
Adesso accendiamo la torcia. E avviamo nelle strade, nelle città, questi segni di speranza e di pace.
Questo l’invito conclusivo del discorso del Presidente Mattarella. Ed è esattamente questo che intendiamo e ci impegniamo a fare a Belluno il 10 dicembre.
Con la partecipazione congiunta di cariche istituzionali e sportive -tra cui il Presidente della Provincia di Belluno Padrin, il Prefetto di Belluno Roccoberton, il Presidente regionale del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) Giorgi, la Responsabile Regionale degli Special Olympics Pusiol e il Presidente di Panathlon International Chinellato – gli studenti degli Istituti 8 Marzo – K. Lorenz di Mirano, Besta di Treviso, Newton-Pertini di Camposanpiero, Calvi, Renier, Segato-Brustolon e Lollino di Belluno, lanceranno un appello ed un’esortazione chiari: sosteniamo, pretendiamo, la tregua olimpica.
Assumendo la veste di tedofori, infatti, gli studenti percorreranno insieme il centro storico di Belluno, portando con sé una simbolica fiaccola. La marcia si alternerà a momenti di riflessione, durante i quali gli studenti esporranno le loro considerazioni sul tema della pace e del rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo, ricordando il 77° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Le giovani staffette per la pace termineranno il loro percorso in Piazza Duomo, dove, alla presenza della cittadinanza, ci sarà la lettura dell’appello ufficiale alla tregua olimpica in vista delle Olimpiadi del prossimo febbraio 2026 ed il discorso dello storico atleta, nonché tedoforo di questa edizione dei Giochi, Silvio Fauner, il quale raccoglierà l’appello e la fiaccola degli studenti e li porterà con sé a Cortina.



